Qualche cenno storico su Cittadella
Cittadella, all’incrocio di due importanti statali, la Valsugana e la Postumia, circa 20.000 abitanti, 49 m.s.l.m. Centro industriale, agricolo e commerciale, si trova ad una trentina di km a nord di Padova.
La storia del Cittadellese, popolato ancora dal tempo dei Romani, comincia tuttavia dall’alto Medioevo, quando intorno alla Pieve di S. Donato, ad un km da Cittadella, si accentrano i villaggi della zona.
Nel 1220, i Padovani a scopo di difesa, costruiscono la cinta Murata che si chiamerà Cittadella e che rapidamente comincerà ad acquistare importanza anche civile per l’afflusso delle popolazioni vicine.
Pochi decenni dopo, Ezzelino da Romano trasforma il Castello in prigione e difatti nel 1251 fa costruire la Torre di Malta famosa nei secoli perché ricordata da Dante nel IX canto del Paradiso.
Caduto Ezzelino, Cittadella per oltre un secolo è sede di guarnigioni e segue le vicende delle cruente lotte fra i Signori delle città vicine, finché Venezia impone sui contendenti la sua autorità e dal 1405 anche Cittadella entra a far parte del Dominio della Serenissima. Diventa così importante Podesteria dello Stato Veneto, retta da Statuti propri e da Consigli liberamente eletti.
Cittadella – escluso il periodo del sec. XVI al tempo della guerra di Cambrai – visse in pace e prosperità fino alla caduta della Repubblica Veneta nel 1797. Allora i Cittadellesi nascosero sotto terra i due leoni di San Marco che ora sono esposti uno su un alto piedistallo in Piazza e l’altro sotto la loggia del Municipio.
Attualmente la cinta muraria è visitabile grazie ad un completo camminamento di ronda. Da vedere la Pinacoteca del Duomo con affreschi dell’arte Veneta del Medioevo ed il ciclo di affreschi di Jacopo da Ponte nella ex chiesa benedettina di S. Lucia e la pregevole scultura del secolo XV presente nel portale della Pretura, reggia di Pandolfo Malatesta.